Salviamo il ciclismo italiano

Dopo l’appello lanciato da tuttobiciweb (http://www.tuttobiciweb.it/index.php?page=news&cod=54954&tp=n) si è aperto il dibattito riguardante le wild card del Giro d’Italia 2013.

Nella situazione d’emergenza che sta vivendo il ciclismo di casa nostra, la corsa rosa dovrebbe proseguire nella sua mira internazionale o rivolgere un occhio di riguardo verso le squadre italiane?

Mi permetto di esprimere un pensiero sull’argomento che in questi giorni sta tenendo banco sul sito di tuttobiciweb.
Io penso che gli organizzatori del giro d’Italia debbano avere un occhio di riguardo verso le squadre italiane perché in primo luogo sarebbe una forma di rispetto per la storia del nostro ciclismo e potrebbe rappresentare un importante incentivo per attirare possibili sponsor Italiani .
Purtroppo in questi ultimi anni la scelta degli organizzatori è stata chiara, hanno sempre favorito squadre di paesi stranieri per dare più visibilità a creare interesse internazionale sul giro d’Italia, ma così facendo hanno impoverito sempre di più il ciclismo Italiano.
Parlando da appassionato di ciclismo penso che vedere alla partenza, del giro d’Italia, così tanti corridori stranieri, come è successo in questi ultimi anni, non sia poi così bello ed affascinante.

Sentire parlare di un giovane corridore italiano che si mette in luce sulle strade del giro è decisamente più emozionante più coinvolgente e più penetrante nel cuore e nella memoria del tifoso che segue ogni giorno la corsa rosa.

Il problema è molto serio, purtroppo il nostro ciclismo ogni anno che passa retrocede, mentre nel resto del mondo hanno “rubato” l’esperienza dai maestri del nostro sport , perfezionandosi e trovando grandi risorse finanziarie. Tutto ciò permette una maggiore competitività.

Se si ha a cuore il bene del nostro movimento, è giunto il momento di salvaguardare, di creare e finanziare società di giovani che potrebbero rilanciare il ciclismo di casa nostra.

Buon ciclismo a tutti
Filippo Simeoni

Tuttobiciweb ha posto questo interrogativo anche a stimati colleghi e uomini di ciclismo.

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