30 giugno 2008, articolo di Francesco Paris
Il bikers di Sezze, tesserato con la formazione Ceramiche Flaminia Bossini Docce da ieri è Campione Italiano di Ciclismo su Strada.
La manifestazione tricolore si è svolta a Bergamo su un impegnativo percorso lungo ben 254 chilometri. Ai nastri di partenza erano presenti i migliori corridori che il ciclismo italiano può vantare come l’iridato Paolo Bettini, il «piccolo principe» Damiano Cunego, il «cobra» Riccardo Riccò e il campione tricolore uscente Visconti.
Alla vigilia della gara proprio gli atleti appena citati avevano dichiarato fuoco e fiamme ma alla fine hanno dovuto arrendersi ad uno dei ciclisti più esperti del gruppo ovvero il setino Simeoni.
Il percorso della manifestazione fra l’altro non era dei più adatti al corridore della Flaminia infatti, per tutti, la gara si sarebbe decisa sulla salita che conduce a Bergamo Alta e che doveva essere ripetuta per ben 13 volte.
Questa dura parte del tracciato era simile ad un finale di tappa del Giro d’Italia 2007 e proprio su quest’erta ci fu l’allungo vincente di Stefano Garzelli. Il via della manifestazione tricolore è stato dato alle ore 10 con il gruppo che ha imposto subito un andatura piuttosto elevata.
La corsa resa dura anche dalle elevate temperature è stata caratterizzata nel finale da una fuga composta da una trentina di corridori. Fra questi erano presenti diversi portacolori della Ceramiche Flaminia, Paolo Bettini, Riccò, Nibali, Visconti e Pozzato.
I gregari di quest’ultimi due atleti appena citati hanno prontamente stoppato tutti gli scatti di altri ciclisti per tentare di far disputare la volata finale ai loro capitani. A meno cinque chilometri dall’arrivo, in un momento di riesce a mantenere un margine rassicurante.
Nell’ultimo chilometro gli inseguitori si fanno minacciosamente vicini ma il setino non molla e conclude solo a braccia alzate come i veri grandi campioni.
In queste poche centinaia di metri che lo dividevano dal traguardo sicuramente nella mente del bikers sono passate tutte le sofferenze che ha dovuto sopportare a partire dallo scorso anno, quando a causa del fallimento della sua squadra ha corso pochissimo, e per tutte le ingiustizie che ha dovuto subire durante la sua carriera dovute all’ammissione di doping e a causa della vicenda Armstrong.
Alla fine l’esausto corridore nato a Desio ma setino d’adozione ha dichiarato: «Sin da piccolo avevo sognato di impormi a gare del genere, è un sogno che vale una carriera la vittoria di questa maglia tricolore.
Dedico questa bellissima impresa alla mia famiglia, a mio figlio, a tutti coloro che mi hanno dato la forza di non mollare mai anche durante i momenti più duri della mia carriera». A questo punto, in pieno clima per le convocazioni nazionali per Pechino 2008, è naturale chiedersi se Ballerini, il ct azzurro, porterà con se il neo campione italiano.
«Già ho fatto parte della nazionale, a Zolder, io sono uno sportivo e indossare i colori azzurri è sempre un onore e se Ballerini vorrà sono a disposizione comunque qualsiasi sia la scelta del ct io la rispetterò». La vittoria di Simeoni non è l’unico dato positivo per i ciclisti pontini e ciociari.
Nella gara tricolore riservata ai dilettanti o Elite Under 23 si erano messi in evidenza Fabrizio Lucciola di Formia e Domenico Pirazzi di Alatri che si sono arresi sulla salita finale che conduceva a Bergamo Alta. Francesco Paris CICLISMO empasse della corsa, esce dal gruppo l’inconfondibile sagoma del bikers di Sezze Filippo Simeoni.
La sua azione è ottima infatti in poche centinaia di metri il setino guadagna ben 10 secondi.
La reazione degli inseguitori è tardiva e quando gli uomini Liquigas capiscono che Simeoni ha buone possibilità di vittoria tentano un disperato recupero. Il setino intanto non si volta indietro a guardare gli avversari a conferma della sua determinazione, nel frattempo i suoi compagni di squadra si portano in testa al gruppo a «rompere i cambi».
Negli ultimi due chilometri Filippo non cede, continuando a spingere un rapporto durissimo, riesce a mantenere un margine rassicurante.
Nell’ultimo chilometro gli inseguitori si fanno minacciosamente vicini ma il setino non molla e conclude solo a braccia alzate come i veri grandi campioni. In queste poche centinaia di metri che lo dividevano dal traguardo sicuramente nella mente del bikers sono passate tutte le sofferenze che ha dovuto sopportare a partire dallo scorso anno, quando a causa del fallimento della sua squadra ha corso pochissimo, e per tutte le ingiustizie che ha dovuto subire durante la sua carriera dovute all’ammissione di doping e a causa della vicenda Armstrong.
Alla fine l’esausto corridore nato a Desio ma setino d’adozione ha dichiarato: «Sin da piccolo avevo sognato di impormi a gare del genere, è un sogno che vale una carriera la vittoria di questa maglia tricolore.
Dedico questa bellissima impresa alla mia famiglia, a mio figlio, a tutti coloro che mi hanno dato la forza di non mollare mai anche durante i momenti più duri della mia carriera». A questo punto, in pieno clima per le convocazioni nazionali per Pechino 2008, è naturale chiedersi se Ballerini, il ct azzurro, porterà con se il neo campione italiano.
«Già ho fatto parte della nazionale, a Zolder, io sono uno sportivo e indossare i colori azzurri è sempre un onore e se Ballerini vorrà sono a disposizione comunque qualsiasi sia la scelta del ct io la rispetterò». La vittoria di Simeoni non è l’unico dato positivo per i ciclisti pontini e ciociari.
Nella gara tricolore riservata ai dilettanti o Elite Under 23 si erano messi in evidenza Fabrizio Lucciola di Formia e Domenico Pirazzi di Alatri che si sono arresi sulla salita finale che conduceva a Bergamo Alta.
Articolo, gentilmente concesso da www.setino.it